1989

Domus

PROGETTO

DOMUS nasceva come un sistema che reinventava, modificava, trasformava le pareti della casa e le rendeva capaci di contenere, mostrare, sorreggere, illuminare, proteggere, esporre, assumendo la forma e l'immagine desiderata. DOMUS poteva fungere da libreria, vetrina-espositore, parete attrezzata; rappresentava insomma un nuovo modo di concepire un sistema.
Antonio Citterio, infatti, pensava ad una serie di elementi che funzionassero in tanti modi, che potessero essere usati per fini diversi, variamente organizzati tra loro, grazie ad un meccanismo brevettato dal Centro Ricerche & Sviluppo di B&B Italia ed un innovativo progetto di mensola ad "ala" con possibilità di illuminazione.
Una serie di elementi che potessero vivere singolarmente o in molteplici composizioni, dando vita a configurazioni totalmente differenti. Non per una differenziazione formale fine a se stessa, ma per offrire l'opportunità di risolvere singoli problemi "su misura".
Da qui l'atteggiamento di attenzione alle funzioni d'uso, in risposta alle esigenze individuali.
Il progetto partiva come libera ricerca su un doppio fronte: il catalogo delle funzioni e gli elementi pensati come volumi nello spazio.
L'approccio architettonico (volumi nello spazio abitato) ribaltava la modularità da verticale ad orizzontale; rompeva il concetto di anta, spostando l'attenzione sulle superfici (vetrine e pannelli) intese come elementi mobili di chiusura o di protezione, da adottare secondo le singole esigenze e da modificare nell'uso; aveva trasformato uno spessore in un volume attrezzando le testate dei contenitori verticali; risolveva con grande semplicità anche il "su misura" dimensionale, affidato alla semplice sovrapposizione dei contenitori verticali e ai pannelli-schienali delle mensole.



Approfondimenti

> Scheda designer ANTONIO CITTERIO